L’1° gennaio 2024 si avvicina inesorabile e il portale deposito atti ha dimostrato poca affidabilità e tante difficoltà operative che sono state limitate dalla possibilità per gli avvocati di procedere al deposito degli atti con un triplo binario (portale-pec-cartaceo).
Da quella data ci sarà il solo Portale per il deposito degli atti vincolati all’utilizzo di tale strumento ed è facilmente prevedibile che il caos regnerà sovrano ma soprattutto che i cittadini (parti del processo, persone offese, imputati) saranno chiamati a pagare un costo in tema di esercizio dei diritti riconosciuti.
Terzultima Fermata si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione presso il Ministero della Giustizia per richiedere come prima cosa di affiancare al Portale la Pec per il deposito degli atti almeno per un altro anno.
Avvocati, siete invitati a inviare una pec o email agli indirizzi sottostanti per chiedere di prorogare fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di depositare gli atti tramite pec:
e-mail: protocollo.gabinetto@giustizia.it
pec: capo.gabinetto@giustiziacert.it gabinetto.ministro@giustiziacert.it
Ci si permette in chiusura di ricordare all’Onorevole Ministro Carlo Nordio che: “Il problema non è fare la cosa giusta. È sapere quale sia la cosa giusta” (Lyndon Baines Johnson).

o direi di chiedere al Ministro Nordio di impegnare chi di divere a creare un portale che sia affidabile, certo, fruibile, accessibile e gestibile. Poi se vogliamo utilizzare la PEC ancora per il tempo necessario al “trapasso” (termine più adatto) sono con te.
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