Avvocati aprite il portafoglio: vi tocca pagare 1.826,69 euro per la quarta rata della Cassa (di Riccardo Radi)

In esclusiva su Terzultima Fermata gli importi al centesimo della famigerata quarta rata che sembra diventata il segreto di Pulcinella.

La Cassa forense rimane abbottonata ma ci penso io a toglierle le castagne dal fuoco e, autonominandomi suo addetto alla comunicazione, anticipo che dalla prossima settimana ci chiederà – gentilmente, s’intende – di pagare l’importo della quarta rata.

Volete sapere quanto?

Un uccellino – o un condor, fate voi – ci informa che l’importo complessivo sarà di euro 1.826,69 (noi avevamo scritto 1.824,00) per il pagamento della 4ª rata del contributo minimo soggettivo obbligatorio dovuto per l’anno 2023 comprensiva del conguaglio del contributo soggettivo minimo e del contributo di maternità.

Il termine per il pagamento è il 2 ottobre ma per addolcire la pillola agli avvocati con molta probabilità si procederà a richiedere il pagamento in due soluzioni che saranno così suddivise euro 1.056,69 entro il 2 ottobre ed euro 770,00 entro 31 dicembre 2023.

Avevamo scritto su Terzultima Fermata che sarebbero aumentati i contributi previdenziali ed in particolare che la quarta rata sarebbe stata “pesante” ma non credevamo di tali proporzioni.

Sul sito della Cassa Forense si legge: “le prime 3 rate del contributo soggettivo minimo, a titolo di acconto, sono determinate sulla base della contribuzione minima non rivalutata in attesa dell’approvazione Ministeriale.

La 4^ rata del contributo soggettivo minimo, a saldo, sarà determinata sulla base della rivalutazione, oltre il contributo di maternità.

La riscossione del contributo di maternità dell’anno 2023 è prevista, nel mese di settembre, con scadenza unica 30 Settembre 2023”.

Dalle asettiche parole ai numeri sconfortanti per coloro che risultano iscritti a Cassa forense da più di 8 anni e sono obbligati a pagare i contributi minimi previdenziali interi, nella loro posizione personale potranno vedere che ora risulta da pagare il contributo minimo integrativo di € 770,00.

Pertanto considerato che le prime tre rate dei minimi che risultano da pagare attualmente ammontano ciascuna a euro 737, la quarta rata dei contributi minimi sarà di euro 1.826,69: non c’è che dire una bella stangata.

Nel frattempo, sempre dal sito web di Cassa forense (a questo link), si apprende che è stato approvato il bilancio di esercizio per il 2022.

Queste le notizie di maggiore rilievo:

l’ente ha chiuso l’anno con un patrimonio netto superiore ai 16 miliardi di euro e un avanzo di gestione superiore al miliardo;

il saldo positivo è dovuto sia al rendimento del patrimonio che al sostanziale aumento del gettito contributivo legato all’aumento del reddito degli avvocati che, nel 2021, è stato del 12% circa;

le entrate contributive hanno registrato complessivamente una variazione in incremento di oltre 288 milioni di euro rispetto al 2021.

La Cassa è all’apparenza florida, dunque, dovrebbe essere in ottima salute finanziaria e intanto chiede sempre più soldi ai suoi iscritti.

Come mai?

La realtà non è come appare, su questo prossimamente in esclusiva su Terzultima Fermata ci saranno novità non troppo confortanti per noi avvocati.