Giudice dell’esecuzione: criteri di individuazione e principio della perpetuatio iurisdictionis (di Vincenzo Giglio)

Cass. pen., Sez. 1^, sentenza n. 31460/2023, udienza del 4 luglio 2023, precisa che in sede esecutiva la competenza appartiene al giudice che ha pronunciato la condanna divenuta irrevocabile per ultima, anche se la questione attiene ad un unico e diverso titolo esecutivo (ex multis Sez. 1, n. 37300 del 02/07/2021, Rv 282011; Sez. 1, n. 33923 del 7/7/2015, Rv 264679; Sez. 1, n. 52201 del 29/10/2014, Rv. 261459).

In materia di competenza del giudice dell’esecuzione, vige in ogni caso il principio della perpetuatio iurisdictionis, che impone di radicare la stessa in capo al giudice che abbia pronunciato, al momento della presentazione dell’istanza, la sentenza divenuta irrevocabile per ultima, a nulla rilevando l’eventuale successivo passaggio in giudicato di altre sentenze (Sez. 1, n. 23252 del 19/05/2010, Rv. 247648; Sez. 1, n. 51271 del 30/09/2019, Rv. 277733; Sez. 1, n. 16127 del 01/04/2021, Rv. 281065).