Il tema della condotta di detenzione di sostanze stupefacenti, con tutti i riflessi che ne derivano ai fini della punibilità penale della stessa o della sua collocazione nell’alveo degli illeciti amministrativi, appare fondamentale per meglio comprendere la struttura dell’art. 73 dpr 309/90 e, in genere, le norme incriminatrici in materia.
Alcuni interventi normativi, quale – per tutti – il Dl 36/2014 conv. nella L. 74/2014, che ha rimodellato sia l’art. 73, che l’art. 75, potenziando quest’ultimo, riguardo le ipotesi di non punibilità di alcune condotte – importazione, esportazione, acquisto, ricezione e naturalmente detenzione – hanno introdotto nuovi parametri valutativi e probatori, che, però, a distanza di quasi dieci anni, non paiono ancora del tutto correttamente assimilati.
Non ho, quindi, la presunzione di avere delineato un quadro del tutto esaustivo, ma reputo che i singoli paragrafi possano divenire spunto e contributo per quella necessaria riflessione e per quella seria discussione, che, a mio avviso sono elementi costituenti un momento apparso, purtroppo, spesso, assente nel dibattito sulle droghe e sul diritto concernente le stesse.
