Ciclicamente si ripete la solita solfa, il ritornello stancante ad ogni caso di cronaca cruento: “com’è possibile che l’avvocato difenda questo criminale? “.
E sotto con articoli e comunicati, prese di posizione di chi ricorda la Costituzione e la presunzione d’innocenza al contrario di chi non si capacita che l’avvocato assuma l’incarico del mostro o mostra di turno.
Difendere l’indifendibile, parafrasando un libro di Bloch, è nel DNA di ogni avvocato o almeno così dovrebbe essere e nel caso così non fosse nessuno ti costringe ad assumere l’incarico con buona pace della coscienza che al contrario di quanto comunemente si creda abbiamo anche noi avvocati.
Quindi difendiamo chiunque in qualunque occasione ed in qualunque modo ma sempre rispettando le regole processuali che sono la nostra Bussola e dovrebbero esserlo per chiunque.
Difendere l’indifendibile contro l’opinione comune che spesso è più “criminale” del criminale di turno.
Tutto qui, nulla di più e, come cantava Califano, “Tutto il resto è noia”.
