L’avvocato deve essere ascoltato attentamente, ti evita di sbagliare. Parola di magistrato! (di Riccardo Radi)

Inutile negarlo, noi avvocati abbiamo spesso la sensazione, alle volte la certezza, di non essere ascoltati dai magistrati.

Quante volte nel corso di una discussione capita di vedere il magistrato distratto o affaccendato in chiacchiere e risolini con cancellieri o colleghi del collegio?

La sensazione diviene certezza quando si leggono le motivazioni che palesemente travisano o non menzionano minimamente testimonianze e argomentazioni svolte dal difensore.

La conferma del poco ascolto che ci riservano i magistrati mi è stata ribadita da uno di loro, complice una libecciata che ci ha spinti, per evitare la sabbia smossa dal forte vento, sotto un portico davanti ad un paio di Ceres ghiacciate.

Caro Riccardo, non sai quante volte gli avvocati mi hanno evitato di sbagliare clamorosamente“.

Quindi tu ascolti tutto, ma proprio tutto“, aggiungo malizioso.

Beh tutto, adesso non esageriamo, diciamo che mi impegno seriamente a non distrarmi ma soprattutto cerco di annotare i passaggi controversi ed essenziali ai fini del decidere“.

Vedi che l’ascolto ti aiuta a valutare circostanze non considerate e rivedere dei preconcetti che ci accompagnano quotidianamente“.

A questo punto mentre riempio il bicchiere provo l’affondo: “Raccontami un caso dove le parole dell’avvocato hanno evitato che incorressi nell’errore“.

Riccardo mi sei simpatico ma conoscendoti non ho alcun dubbio dove vuoi andare a parare. Non ti racconterò nessun episodio specifico ma ti assicuro che quando siedo al Collegio alle volte mi risulta difficile capire come i miei colleghi possano parlare della qualunque mentre gli avvocati arringano“.

Quindi nonostante le birre mi dici il peccato ma non il peccatore?”.

Ti sembra poco? Aggiungo che una volta sono stato costretto a sciorinare le trascrizioni di una testimonianza a due colleghe che volevano condannare senza aver ascoltato una parola del teste chiave ma soprattutto senza aver percepito nulla di quanto l’avvocato aveva esposto con dovizia di particolari, erano troppo affaccendate a parlare tra di loro della festa per l’inaugurazione del circolo, che vuoi che ti dica di più?”.

Quindi ascoltare l’avvocato aiuta il magistrato?“.

Sicuramente l’aiuta bisogna, solo che l’avvocato comprenda di evitare inutili ripetizioni e riesca in una decina di minuti a fissare i punti salienti del processo, magari dopo ci ricama con calma“.

Brindiamo allora all’avvocato che dice qualcosa che valga la pena ascoltare.

Brindiamo al magistrato che lo ascolta.

E brindiamo alle due Ceres anti-libeccio.