L’avvocato VIP (di Giovanna Bellizzi)

L’avvocato VIP guida solo macchine vip.

L’avvocato VIP ha una segretaria vip e neanche a farlo apposta, pure i clienti sono vip.

L’avvocato Vip è talmente vip che anche le sue penne sono vippissime.

L’avvocato VIP conosce tutti i cancellieri per nome e questi rispondono prontamente al suo saluto con intensità direttamente proporzionale all’importanza del suo studio legale.

L’avvocato VIP saluta i magistrati con grandi sorrisi spesso ricambiati sulla scorta dei medesimi criteri dei cancellieri.

L’avvocato VIP ama discutere con i suoi colleghi dei bei tempi andati quanto gli avvocati erano pochi e tutti sempre corretti ed educati.

L’avvocato VIP ricorda quando i magistrati conducevano una vita riservatissima ed era uso salutarli, nei corridoi del tribunale, con cordialità sufficiente a dimostrare rispetto ma non troppo per non correre il rischio di cadere nella contumelia al fine di preservare l’imparzialità del primo e l’indipendenza del secondo. L’avvocato VIP si diletta ad elencare il decadimento della professione forense, gli innumerevoli difetti dei giovani colleghi e soprattutto, si sofferma sulla loro profonda maleducazione quando hanno l’ardire e l’impudenza di vincere, contro di loro, una causa importante, raccontando poi il misfatto al magistrato mentre gli mette una mano sulla spalla e lo invita alla festa di laurea dei figli.