Domicilio eletto: può essere modificato liberamente e sono nulle le notifiche indirizzate presso il domicilio precedente (di Vincenzo Giglio)

Cass. pen., Sez. 6^, sentenza n. 20636/2023, udienza del 9 marzo 2023, attesta la facoltà, esercitabile liberamente, dell’indagato/imputato di modificare la precedente elezione di domicilio e il conseguente obbligo di indirizzare le notifiche nel nuovo domicilio eletto.

La decisione

L’elezione di domicilio contenuta nell’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato opera anche nel procedimento principale per il quale il beneficio è richiesto, non rilevando l’espressa volontà dell’imputato di limitarne gli effetti al procedimento incidentale, perché l’art. 161 cod. proc. pen. non consente parcellizzazioni degli effetti delle dichiarazioni di domicilio nell’ambito di uno stesso procedimento (Sez. 4, n. 12243 del 13/02/2018, Rv. 272246; Sez. 5, n. 29695 del 13/05/2016, Rv. 267501).

Tuttavia, questo principio non vale se emerge anche solo implicitamente la volontà dello stesso imputato o indagato di ricevere le successive notificazioni nel luogo indicato (Sez. 4, n. 13934 del 29/01/2008, Rv. 239224) perché la facoltà dell’indagato o dell’imputato di eleggere il proprio domicilio, regolata dagli artt. 161 e 162 cod. proc. pen., comprende anche la possibilità di modificare la precedente elezione, senza che rilevino i motivi per i quali tale facoltà venga esercitata (Sez. 3, n. 38683 del 03/06/2014, Rv. 260388).

Nel caso in esame, la modifica è stata espressa nel verbale di interrogatorio di persona sottoposta a indagini redatto davanti al Giudice per le indagini preliminari in quel momento procedente nell’ambito del procedimento principale, poi protrattosi sino al grado di appello.

Pertanto, il ricorso – che ribadisce, come documentato con gli allegati che lo corredano, l’eccezione tempestivamente presentata dal difensore del ricorrente alla Corte d’appello, che non ha fornito risposta al riguardo – risulta fondato e la sentenza impugnata va annullata con rinvio per nuovo giudizio.