Orsa “assassina”: le novità (di Vincenzo Giglio)

Ricorderanno i nostri lettori che ci siamo occupati della storia dell’orsa JJ4 fin dal suo inizio (a questo link per chi volesse ripercorrerla).

A distanze di poche settimane da allora giungono novità significative, riportate da vari quotidiani e agenzie di stampa che, se confermate, imporranno una ben diversa narrazione.

Sembrerebbe dunque che, su incarico di due organizzazioni animaliste che si stanno battendo per impedire l’abbattimento dell’orsa, due veterinari hanno redatto una perizia che si è avvalsa del referto autoptico compilato da Mattia Barbareschi, direttore dell’unità di anatomia patologica dell’ospedale Santa Chia di Trento.

Il Dr. Barbareschi ha attestato di avere rilevato sul corpo della vittima lesioni il cui aspetto è compatibile con la azione di penetrazione di elementi dentari e di artigli, riferibili ad un orso adulto. In particolare le lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini sono caratterizzate da una distanza fra loro di circa 8 – 8,5 cm, che è la distanza tipica dei canini di un orso adulto.

I due veterinari hanno affermato a loro volta che tale distanza è propria degli esemplari maschi poiché le femmine hanno una massa corporea e misure dentali sensibilmente inferiori a quelle dei maschi.

Hanno aggiunto che le lesioni non sembrano inferte a scopo predatorio e neanche corrispondono a quelle che un orso infliggerebbe se attaccasse per eliminare l’avversario.

Hanno infine precisato, riguardo alle tracce del Dna di JJ4 sul corpo della povera vittima, che la popolazione di orsi della zona, composta da una trentina di esemplari, deriva da un nucleo ristretto di capostipiti sicché presenta una bassa variabilità genetica.

Per tutte queste ragioni, i veterinari sono dell’idea che JJ4 non sia responsabile della morte del giovane Andrea Papi e convinti per di più che l’esemplare responsabile, chiunque sia, non intendesse provocarla.

Questo è quanto, allo stato.

La storia dell’orsa si infittisce dunque e somiglia sempre di più a un giallo giudiziario, di quelli sui quali potrebbero investigare figure letterarie come il commissario Montalbano o il vicequestore Rocco Schiavone o perfino Sherlock Holmes.

Continueremo a tenervi informati.