Il tribunale di Siena condanna per tortura cinque operatori di polizia penitenziaria: la nota stampa del presidente (di Vincenzo Giglio)

Si apprende dalla stampa che il tribunale di Siena ha condannato alcuni agenti penitenziari in servizio nel carcere di San Gimignano ai quali erano state contestate varie imputazioni connesse a violenze di cui si sarebbero resi responsabili in danno di un detenuto di nazionalità tunisina.

Ovviamente opposte le reazioni delle parti processuali: il difensore degli imputati, Avv. Manfredi Biotti, vede nella sentenza “un segnale assai brutto” e preannuncia appello; il difensore del Garante dei detenuti, Avv. Michele Passione, sottolinea al contrario la gravità del reato di tortura allorché compiuto da pubblici ufficiali poiché implica “un rapporto di potere che viene estorto tradendo la fiducia che ognuno deve avere nelle forze di polizia che sono nella massima composizione sane“. 

Oggi, il presidente del tribunale di Siena ha diramato una nota stampa (allegata alla fine del post) che, in attesa del deposito della motivazione, precisa le linee essenziali seguite dal collegio decidente.