Risarcimento del danno: il giudice può disattendere la dichiarazione satisfattiva rilasciata dalla persona offesa (di Riccardo Radi)

La cassazione sezione 2 con la sentenza numero 4833 depositata il 3 febbraio 2023 ha stabilito che in merito al riconoscimento dell’attenuante del risarcimento del danno il giudicante può disattendere la dichiarazione della persona offesa di essere stata risarcita integralmente dei danni subiti da parte dell’imputato.

La Suprema Corte ha ritenuto corretta la decisione della Corte di merito che ha escluso l’attenuante del risarcimento del danno ritenendo, con motivazione congrua in fatto e corretta in diritto, insufficiente il ristoro offerto dagli imputati alle persone offese non essendosi trattato con riferimento alle diverse persone offese di un singolo episodio estorsivo ma di plurime richieste formulate a cadenza periodica, per cui le somme offerte ai singoli commercianti non sono state ritenute suscettibili di coprire l’effettivo danno patrimoniale e non patrimoniale subito per effetto delle estorsioni reiteratamente poste.

Ricorda la cassazione che ai fini della configurabilità della circostanza attenuante di cui all’art. 62, comma primo, n. 6, cod. pen., il risarcimento del danno deve essere integrale, ossia comprensivo della totale riparazione di ogni effetto dannoso, e la valutazione in ordine alla corrispondenza fra transazione e danno spetta al giudice, che può anche disattendere, con adeguata motivazione, ogni dichiarazione satisfattiva resa dalla parte lesa.

Chiosa la cassazione rilevando che l’attenuante, di natura soggettiva, trova la sua causa giustificatrice non tanto nel soddisfacimento degli interessi economici della persona offesa quanto nel rilievo che il risarcimento del danno prima del giudizio rappresenta una prova tangibile dell’avvenuto ravvedimento del reo e, quindi, della sua minore pericolosità sociale, deve essere totale ed effettivo, non potendo ad esso supplire un ristoro soltanto parziale. Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 51192 del 13/11/2019 Ud. (dep. 19/12/2019) Rv. 278368 – 02.