
Il 19 gennaio 2023 la Procura generale presso la Corte Suprema ha pubblicato un documento (allegato in calce al post) finalizzato ad offrire indicazioni utili sulle novità della riforma Cartabia che interessano più da vicino gli uffici del pubblico ministero.
La pubblicazione è il frutto di una concertazione tra i vertici delle Procure generali territoriali.
Si segnala fin d’ora una prima impressione: i pubblici ministeri intendono difendere le loro prerogative di autonomia riguardo alle iscrizioni nel registro delle notizie di reato e si premurano già di mettere a fuoco gli strumenti reattivi contro provvedimenti del giudice che mettano in discussione quell’autonomia.
Si comprende bene a questo punto che l’interesse alla lettura travalica la cerchia degli uffici requirenti e si estende in particolare agli avvocati penalisti i quali, proprio per la facoltà loro spettante di promuovere controlli sulla correttezza delle iscrizioni (e delle mancate iscrizioni) faranno bene a rendersi consapevoli dei criteri cui la loro controparte fisiologica intende conformarsi.

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