
La Corte di Lussemburgo ha ricordato Giustina Rocca, la prima donna avvocato nella storia che l’8 aprile 1500 predispose un lodo arbitrale in lingua volgare – anziché in latino secondo gli usi dell’epoca – per renderlo comprensibile al pubblico venuto per assistere alla pronuncia.
Giustina Rocca provvide poi alla convocazione della parte soccombente affinché questa le versi gli onorari d’uso, sottolineando così, in un’epoca in cui le donne non avevano accesso né all’istruzione né all’esercizio delle professioni giuridiche, la sua volontà di essere trattata al pari degli uomini.
In occasione del suo 70° anniversario, la Corte attribuisce una nuova denominazione ad alcuni dei suoi edifici.
Gli edifici porteranno ora i nomi di Comenius, Montesquieu, Rocca e Themis, in omaggio ai valori tutelati dalla Corte di giustizia e dal Tribunale.
La Corte prosegue oggi nel suo intento di denominare i suoi edifici facendo riferimento ai valori che essa difende, sia nella sua giurisprudenza sia, più ampiamente, come istituzione europea.
Secondo il presidente della Corte di giustizia dell’Unione europea, Koen Lenaerts: “i nomi scelti mirano a onorare la storia dell’Europa o della giustizia. Abbiamo anche voluto scegliere personalità che sono state tra i primi difensori dei valori tutelati dalla giurisprudenza della Corte di giustizia e del Tribunale, come la democrazia e lo Stato di diritto, il rispetto della diversità, incluso il multilinguismo, la parità di accesso alla conoscenza e, più ampiamente, le pari opportunità e la giustizia sociale”.
La torre C si chiama ora Rocca.
Denominandola così, la Corte di giustizia dell’Unione europea ricorda il suo attaccamento all’accessibilità al diritto e alla giustizia da parte di tutti e ribadisce, facendo eco alla propria giurisprudenza, il suo impegno a favore delle pari opportunità.
Bigliografia:
P. Addeo, Eva togata, Napoli, Rispoli 1939
F. Babudri, Giustina Rocca, modello ideale di Porzia di Belmonte shakespeariana, IV, Bari-Stampa, 10 aprile 1954
S. Capozzi, La collana delle donne illustri di Trani, in Draghignazzo, Landriscina, Trani, 1921
C. Lambertini, De Iure Patronatus clarissimorum omnium, V.I.C., Venetiis, MDLXXXIIII (IV edizione), apud Hieronimum Zenarum & fratres
C. Segrè, Riflessi di vita italiana del Cinquecento nei drammi dello Shakespeare, in «Nuova Antologia», Roma, 16 novembre 1916
R. Silvestri Baffi, Giustina Rocca. Giurista del Cinquecento, Ed. del Centro Librario 1973
S. La Sorsa, Storia di Puglia, vol. III, Bari, Tipografia Levante 1954

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.