
Il giuramento che abbiamo prestato lo ricordate?
Ieri era: “Giuro di adempiere i miei doveri professionali con lealtà, onore e diligenza per fini della giustizia e dei superiori interessi della Nazione”.
Oggi è: “Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento”.
Oggi si tiene davanti al Consiglio dell’Ordine con una cerimonia solenne, ieri si teneva in sordina davanti ad una Corte d’Appello, presentandosi dimesso a chiedere di poter giurare.
I ricordi mi portano lontano era il 23 novembre 1994, davanti alla Corte d’appello di Roma sezione 2, Presidente il dott. Andrea Colonnese e Procuratore Generale Giorgio Santacroce.
Nell’aula della Corte d’appello penale all’edificio B di Piazzale Clodio.
Le aule erano buie, particolarmente buie, con pareti di color carminio e blu scuro e dopo aver assistito a diversi processi mi avvicinai intimorito al cancelliere per chiedere di poter giurare.
Attesi la camera di consiglio che si prolungò per un paio di ore.
L’attesa e la pazienza sono da subito entrate nel mio Dna di avvocato.
Uscita la Corte mi alzai in piedi e ascoltai le sentenze, proclamate velocemente dal Presidente con voce bassa e devo dire che con grande difficoltà si capiva l’esito.
Finita la lettura, il cancelliere con un cenno mi invitò ad avvicinarmi ed eccomi a ripetere la formula: “Giuro di adempiere i miei doveri professionali con lealtà, onore e diligenza per fini della giustizia e dei superiori interessi della Nazione”.
Il Presidente mi strinse velocemente la mano, I due consiglieri parlavano tra loro e mentre indietreggiavo senza dare le spalle, mi sembrava poco rispettoso, mi sentii chiamare: “Collega”. Mi girai, era l’avvocato Piergiorgio Manca, con i suoi baffoni e il suo sorriso sardonico, mi venne incontro, mi tese la mano ed esclamò: “Benvenuto tra noi”.
Il calore di quella semplice frase lo conservo ancora nei miei ricordi e nonostante gli anni mi scalda ancora il cuore.

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