
Esistono carceri peggiori delle parole (Carlos Ruiz Zafon).
Iniziato l’anno, ci sono stati tanti buoni propositi in materia di condizioni di vita dei nostri carcerati.
Prima la ministra Marta Cartabia e subito dopo il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato hanno parlato delle carceri e delle condizioni dei carcerati.
La situazione carceraria a gennaio del 2022 era fotografata da dati che valgono molto più delle parole.
Nella relazione della Cartabia al Parlamento si leggeva: “Il sovraffollamento: ad oggi su 50.832 posti regolamentari, di cui 47.418 effettivi, i detenuti sono 54.329, con una percentuale di sovraffollamento del 114%” (XVIII Legislatura – Comunicazione – Archivio di Prima Pagina (camera.it)
A fronte di una realtà inumana la Cartabia promise interventi e soluzioni.
Le fece eco Giuliano Amato che, nella conferenza stampa successiva al suo insediamento come nuovo presidente della Corte costituzionale, dichiarò: “In passato dicemmo, sul sovraffollamento, che bisognava provvedere, perché la situazione non sarebbe stata ulteriormente tollerabile. Ora siamo nuovamente sulle 52mila, 53mila presenze: se ci fosse riproposta una questione su questo tema, ci troveremmo di fronte alla responsabilità di affrontarla”.
Alle parole non sono seguiti fatti e nel generale disinteresse registriamo (dati aggiornati a fine giugno 2022) che ad oggi i detenuti sono 54.841, ben 512 in più di inizio anno.
La situazione di sostanziale stallo delle politiche volte a migliorare la condizione carceraria genera morte ed è di queste ore l’ennesimo suicidio, questa volta avvenuto nel carcere di Torino nella notte di domenica 24 luglio. Un cittadino pakistano detenuto è stato trovato morto impiccato nella sua cella dagli agenti della polizia penitenziaria, che hanno provato in ogni modo a soccorrerlo senza tuttavia riuscire a salvarlo.
Trentanove detenuti suicidi da inizio anno, trentanove vite sprecate, trentanove esseri umani che hanno urlato nel silenzio senza essere ascoltati.
Le parole non costano nulla mentre i provvedimenti e le decisioni impopolari molto di più.

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