
Le Camere sono state sciolte e tra due mesi si andrà al voto.
Dato il focus di questo blog, è interessante capire la gerarchia di valori delle formazioni politiche che concorreranno alle elezioni e il modo in cui intendono tutelarli attraverso lo strumento penale.
Si comincia da Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni che, stando ai più recenti sondaggi, pare poter contare su un crescente favore degli elettori.
La fonte di ricerca primaria è il sito del partito, accessibile a questo link.
Entrati nella home page, si può cliccare sulla voce programmi.
Quello più in alto (senza data ma verosimilmente il più recente) è intitolato così: Mai col PD. Mai coi 5 Stelle. La nostra opposizione e le nostre proposte. È una specie di brochure digitale, sfogliabile come se fosse un libro.
Giunti alla voce Sicurezza, si legge che FDI vuole aumentare le dotazioni alle Forze dell’Ordine, finanziare il piano carceri e i sistemi di videosorveglianza.
Poi si può andare al programma di inizio legislatura, Il voto che unisce l’Italia. Il Programma. Le priorità in 15 punti, del 23 gennaio 2018.
Ci illumina il punto 3 denominato Priorità alla sicurezza e alla legalità: sostegno alle forze dell’ordine anche attraverso dotazioni di mezzi e tecnologie; inasprimento delle pene per violenze ai pubblici ufficiali, revisione della cosiddetta legge sulla tortura, certezza della pena, no a provvedimenti svuotacarceri, difesa sempre legittima, separazione delle carriere tra PM e giudici.
Si può anche contare sulle opinioni espresse i occasioni pubbliche da esponenti di FDI.
Tra questi la deputata Carolina Varchi, secondo la quale (qui il link al trafiletto uscito sul sito di FDI) “Sul tema della responsabilità civile come possono pensare gli italiani di essere tutelati se chi li giudica è immune?” “La crisi della giustizia è un dato comune, non basta un referendum, c’è bisogno di una rivoluzione e il prossimo governo non potrà più essere ostaggio di veti imposti dalla magistratura. Se la giustizia non funziona ė colpa dell’involuzione di chi è proprio il primo depositario delle funzioni, ovvero la magistratura”.
In sintesi: più polizia, più controllo, più carcere, più pena, meno magistratura (nel senso di meno arrogante e invadente).
Così è se vi pare.

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